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martedì 17 maggio 2011

GDS – Ecco perchè nasce il malumore di Mazzarri, il tecnico azzurro teme che…


De Laurentiis e Mazzarri avranno poco da dirsi quando si ritroveranno faccia a faccia, domani a meno di imprevisti. Le argomentazioni del tecnico, per quanto pertinenti e, dunque, inerenti il progetto, verranno ascoltate dal presidente senza troppa convinzione, ma comunque creeranno un confronto per un epilogo al momento imprevedibile. Il gioco delle parti sta diventando strategico, fatto di mosse studiate per stanare l’avversario. D’altra parte, De Laurentiis ha lasciato intendere bene il suo pensiero dopo il pari con l’Inter: «Non posso stare qui a soddisfare i desideri di chi pensa soltanto ai propri interessi. Rinforzerò la squadra in ogni reparto per poter ben figurare in Champions. È giusto che si vada avanti per tappe, diversamente rischieremmo di compromettere il progetto e, quindi, aggravare i costi di gestione».
La verità - Mazzarri non ha digerito essere additato come unico colpevole delle rare sconfitte (Liverpool, Villarreal, Udinese) quindi un problema per il Napoli (tanto varrebbe togliere il disturbo). Indigeste anche le tirate di giacca, qualche rimprovero su ritiri e giorni di permesso concessi. Vorrebbe soprattutto che la rosa fosse potenziata con nomi che non siano altre scommesse (come era lo stesso Cavani in estate). Teme un’altra annata da «nozze coi fichi secchi», teme un flop internazionale appena rimesso piede in Champions se non ci si organizza. E soprattutto non capisce perché, con una carriera che è un crescendo di risultati positivi, non debba aspirare a lavorare con una rosa molto competitiva, come accade a molti.

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